oro del pennino (2001)
Pungila, penna, oro del pennino,
bisturi bello, alabarda ardita,
pungila tu l’ameba irrancidita
che avoca a sé (me) me. Fammi mattino
sedimentato questa notte infetta,
mosto rimescolato che fermenta
dentro la mente, e sotto, e mi tormenta.
Giorgio, San Giorgio, parti lancia in resta,
spurga, prosciuga, sana, cauterizza;
spalanca i vetri, lascia entrare il vento,
stracciami questo e inizia un altro foglio.
Fammi sentire nel, del, con l’immenso,
tanto lo sono anche se non lo sento.
Quello che cola giù dal ventre rotto
usalo pure come fosse inchiostro,
ma scrivimi, ammaestrami, maestro.
Autori: Marilù Eustachio e Gilberto Sacerdoti
Titolo: L’ORO DEL PENNINO
Descrizione: contiene una poesia di Gilberto Sacerdoti.
Intervento grafico di Marilù Eustachio. Copertina di Piero Varroni
Carta: Alcantara 160 gr. le pagine interne, 300 gr. la copertina
Tiratura: 28 esemplari e 7 con numeri romani, numerati e firmati dagli autori
Dimensioni: cm 35,5 x 25,5Realizzazione: febbraio 2001

